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✗luoghi e personaggi in Calipso


 Nel IV episodio facciamo la conoscenza di 

- Leopold Bloom (trad. it.)


"Per molti aspetti anche Bloom [come Dedalus]è un personaggio autobiografico, 
l'espressione della personalità di un James Joyce maturo. 
Ma per molti altri aspetti rappresenta un superamento della personalità dell'artista,
uno sforzo per ospitare simpateticamente forme molto diverse dell'esistenza umana."
[dalla nota di Joyce Project]

Leopold Bloom è figlio di Rudolf Virág, ebreo ungherese emigrato in Irlanda, 
convertitosi al protestantesimo e morto suicida. 
Al tempo del romanzo Leopold ha 38 anni e vive raccogliendo pubblicità per i giornali.
È sposato con Marion detta Molly, cantante d'opera e ha una figlia adolescente, 
Millicent detta Milly (un altro figlio, Rudy, è vissuto solo 11 giorni).

Così Joyce immaginava Bloom in uno schizzo del 1926,
accanto ai  primi versi in greco dell'Odissea di Omero:
"Narrami, o musa, dell'eroe multiforme, che tanto/ vagò"
[da Joyce Project]

 Per le caratteristiche del suo Ulisse Joyce si ispirò principalmente
ad Italo Svevo e ad Alfred H. Hunter.



I due si conobbero a Trieste, nel 1907: Joyce insegnava alla scuola Berlitz, 
Svevo si iscrisse alle sue lezioni di inglese 
e fra i due nacque ben presto una duratura amicizia.

Italo Svevo con la moglie Livia e la figlia Letizia
[da Internet Culturale]

"Il nonno era ebreo emigrato dall'Ungheria. Egli indossava i baffi che Joyce 
ha dato a Bloom e come Bloom aveva una moglie e una figlia ... 
La differenza di età tra Schmitz e Joyce era, come sottolinea Harry Levin, 
approssimativamente la stessa di quella fra Bloom e Stephen ... 
Schmitz era sotto molti rispetti diverso da Bloom; ma aveva sposato una gentile, 
aveva cambiato il suo nome (anche se solo per scopi letterari), conosceva qualche 
tradizione ebraica, e aveva della vita la visione amorevolmente ironica di Bloom. 
Joyce non sopportava gli organi interni degli animali e dei polli, mentre per Schmitz, 
come Bloom, erano una delizia. Si tratta per lo più di rassomiglianze tenui, 
ma Joyce aveva un occhio di ragno.
[R. Ellmann, James Joyce]



Hunter e Joyce


Dell'altro ispiratore per il personaggio di Bloom
si sa che era un dublinese di cui si diceva, erroneamente, che fosse ebreo.
Joyce ebbe con lui solo uno o due brevi incontri. In uno di questi Hunter
divenne il suo Buon Samaritano: Joyce si era avvicinato troppo ad una
affascinante donna, senza accorgersi del suo accompagnatore: era finito
"con un occhio nero, un polso e una caviglia slogati, il mento e mano feriti. 
[...] Hunter lo soccorse e lo accompagnò a casa."
"Ispirato da questa opera di misericordia corporale' Joyce concepì le
più importanti qualità di Bloom: gentilezza, compassione, calore familiare.
In certa misura associò questa disposizione etica agli Ebrei in generale.

Ci sono diverse corrispondenze fra il dublinese e Bloom:
"Era nato nel 1866, lo stesso anno di Bloom.  Sua moglie si chiamava Marion
e la coppia abitò ad una successione di indirizzi diversi. Marion era figlia di un 
professore di musica che prestò servizio come organista nella Massoneria di Dublino.  
Dal 1902 in poi Alfred lavorò come giornalista pubblicitario per il  Freeman's Journal."
[dalla nota del Joyce Project] 

***

Per il nome del personaggio sembra che sia stato compiuto un incrocio 
fra i nomi di altre due conoscenze triestine, che pure servirono da modello
per alcune loro caratteristiche che piacevano a Joyce:

Leopold Popper (1862 - 1945)

Originario della Boemia, fu un abile uomo di affari nel campo 
dell'import-export: nel 1885 entrò come socio nella compagnia Adolf Blum & Popper
continuò nel 1894 con una propria compagnia, infine nel 1906 fu socio fondatore 
della Adriatica. Sposatosi con Letizia Veneziani ebbe tre figli: Peppino, Letizia e
Amalia.
 Le sue origini ebraiche lo penalizzarono sul lavoro a metà degli anni '30
e nel 1938 subì una procedura per privarlo della cittadinanza di cui non si sa l'esito.
Negli ultimi anni della sua vita fu provato dalla perdita del figlio, nel 1937,
e della figlia Lisetta, morta con il marito ad Auschwitz nel 1944.

"La sua ebraicità, le sue convinzioni alle volte contraddittorie in materia di 
irredentismo triestino, il suo concreto senso degli affari e la sua grande simpatia
furono molto probabilmente elementi che lo  resero caro a Joyce."
[dalla nota di Joyce Project]

Leopold Popper
con la figlia Amalia (1891 - 1967) nel 1911.
[da https://it.wikipedia.org/wiki/File:AmaliaPopper.jpg]

Amalia prese lezioni private di inglese da Joyce, prima di andare all'università. Secondo Richard Ellmann sarebbe stata l'ispiratrice del personaggio femminile del Giacomo Joyce, un'opera joyciana in prosa poetica ambientata a Trieste e a lei dedicato, ma dato alle stampe solo dopo la morte di Amalia, avvenuta nel 1967, e anche del personaggio di Molly Bloom.

"The Mistery Lady" from Life, febbraio 1968

 

Adolf Blum
 
Originario di Budapest, fu fondatore nel 1875 ad Amburgo di una compagnia di spedizione, che nel 1885 divenne la Adolf Blum & Popper.

Sigillo della compagnia
[da ebay.de]


***

 continua













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